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Cronaca

Violentò una ventenne che faceva autostop: 35enne in manette

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Era l’inizio dello scorso maggio, quando nella provincia di Pesaro-Urbino una ventenne veniva violentata da un 35enne originario di Napoli ma residente nel posto, mentre faceva l’autostop.

Pertanto, stando alla denuncia della vittima, sarebbe stato l’uomo a convincerla a salire in auto, per poi abusare di lei dopo aver assunto cocaina. A quel punto, avrebbe anche costretto la giovane a pagare la medesima sostanza, scaricandola poi sull’A14 all’altezza del comune di Pesaro.

Per fortuna, la ragazza fu notata da una pattuglia della Polizia dell’Autostrada di Fano, che le prestò soccorso e raccolse la sua testimonianza. L’uomo è stato tratto in arresto per violenza sessuale aggravata e detenzione illegale di droga.

Cronaca

Sesso con ragazzine minorenni negli alberghi: la denuncia di una madre

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Era il marzo 2022 quando la Squadra Mobile di Bari avviò le indagini per sfruttamento della prostituzione minorile, partendo dalla denuncia presentata dalla mamma di una sedicenne.

In particolare tre ragazzine minorenni sarebbero state adescate da alcune persone con la promessa di guadagni facili, venendo poi costrette a prostituirsi per centinaia di euro per singole prestazioni sessuali.

Pertanto i responsabili sono stati arrestati tra Bari, Roma, Trani e Lecce con accuse pesantissime: induzione alla prostituzione, favoreggiamento della prostituzione e sfruttamento di minori. In totale sono dieci le misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Bari, nei confronti di quattro donne e sei uomini.

Tra questi due sono stati associati agli arresti domiciliari, poiché pur consapevoli della minore età delle ragazze non avrebbero esitato a consumare rapporti sessuali con loro. Invece per un terzo cliente è stato disposto l’obbligo di dimora. Stessa misura cautelare anche nei confronti di un 45enne barese, gestore di una struttura ricettiva nella quale avrebbe tollerato l’esercizio abituale della prostituzione.

Ecco quanto spiegato dagli inquirenti:

“Il denaro guadagnato con la prostituzione veniva utilizzato dalle ragazze per acquistare abiti, borse e cenare in ristoranti costosi. Per la gestione dell’attività venivano utilizzate utenze telefoniche dedicate, inserite in appositi annunci online. Altre figure si occupavano della prenotazione delle strutture ricettive e di accompagnare le ragazze nelle camere, e c’era anche chi riceveva le telefonate dei clienti fissando gli appuntamenti. Le maggiorenni arrestate e il 29enne barese ritenuto lo sfruttatore attendevano in stanze attigue che le minorenni terminassero le loro prestazioni, per poi riscuotere personalmente il denaro dai clienti e corrispondere alle ragazze la quota loro spettante (il 50% della somma)”.

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Cronaca

Napoli, ennesimo incidente sul lavoro: 58enne in coma

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Incidente sul lavoro avvenuto a Napoli, nel quale è rimasto vittima un 58enne del posto padre di cinque figli, ora ricoverato in coma all’Ospedale del Mare.

A denunciare l’accaduto ci hanno pensato i familiari dell’uomo, che hanno chiesto aiuto al deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Ieri siamo stati contattati da un collega di mio suocero che ci ha detto di andare all’ospedale del Mare. Una volta arrivati abbiamo saputo che mio suocero era stato operato d’urgenza al cervello. Era arrivato in ospedale con la testa rotta e parte di materia cerebrale esposta. Ora le sue condizioni sono stabili. Ma è in coma. Da più di 24 ore siamo in preda alla disperazione. Dall’azienda non abbiamo saputo nulla, tutti i tentativi di contattarli sono stati inutili. Non sappiamo cos’è successo, non sappiamo se è intervenuta la polizia. Intanto mio suocero è in coma, in un letto di ospedale. Incontreremo un avvocato per capire cosa fare, ma questo silenzio ci sembra assurdo”, questo il racconto della nuora del 58enne.

Pronta la replica del deputato:

“È incredibile che questa famiglia sia stata lasciata solo davanti a una tragedia simile. Mi aspetto una risposta rapida da parte dell’azienda e che prenda immediatamente contatto con i familiari. Chiedo inoltre che su questa vicenda sia fatta piena luce. Una persona che subisce un incidente così grave, sul posto di lavoro, non può essere lasciato solo”.

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Cronaca

Palermo, disabile e tetraplegico muore in un incendio: aveva 57 anni

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Un vero e proprio dramma quello avvenuto a Palermo, dove un uomo di 57 anni è morto in un incendio divampato in un appartamento di via Michele Cipolla.

La vittima si trovava in casa con la madre di 87 anni, la quale è stata tratta in salvo dai Vigili del Fuoco accorsi sul posto. Questi ultimi niente hanno potuto con il 57enne, disabile e tetraplegico.

Al momento sono in corso le indagini per risalire alla causa del rogo, che non si esclude possa essere stato provocato dalla stessa vittima. Oltre ai Vigili del Fuoco, sono intervenuti sul posto anche i sanitari del 118 e i carabinieri.

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